Ci sono tre arti che possono guidarvi…: la prima è essere consapevoli di chi siamo veramente; la seconda è come cambiare, come liberarci dell’addomesticamento; la terza è l’intento, ovvero quella parte della vita che rende possibile la trasformazione dell’energia.
La libertà che cerchiamo è quella di usare la mente e il corpo, di vivere la nostra vita, anziché quella impostaci dal sistema di credenze. Quando scopriamo che la mente è controllata dal Giudice e dalla Vittima e che il nostro vero sé è alle corde, abbiamo soltanto due scelte: quella di continuare così, oppure possiamo ribellarci e dire “NO” dichiarando guerra per il diritto di usare la nostra mente e il nostro cervello.
Per questo in tutte le tradizioni sciamaniche americane, dal Canada all’Argentina, gli adepti si definiscono “guerrieri”: sono in guerra contro il parassita annidato nella mente. Questo è il vero significato dell’essere un guerriero.
Essere un guerriero ci dà l’opportunità di trascendere il sogno del pianeta e di trasformare il nostro sogno personale in un paradiso. Proprio come l’inferno, il paradiso è un luogo che esiste nella mente. E’ un luogo di gioia, dove siamo felici, liberi di amare e di essere ciò che siamo realmente. Possiamo andare in paradiso da vivi, senza bisogno di aspettare fino alla morte.
Ora non siete più dei bambini. Ora sta a voi scegliere in cosa credere. Potete scegliere di credere in ciò che preferite, anche in voi stessi.
Il primo passo è diventare consapevoli della nebbia dentro la mente. Dovete comprendere che sognate tutto il tempo. Solo con la consapevolezza potete trasformare il sogno. Sapete che il dramma della vostra vita è il risultato di ciò che credete e ciò che credete non è reale, perciò potete cominciare a cambiarlo.
Il passo successivo consiste nel diventare consapevoli di tutte le credenze limitanti e basate sulla paura che vi rendono infelici.
Fate un inventario di tutto ciò in cui credete, di tutti i vostri accordi (credi, compromessi, regole) e attraverso questo processo date inizio al cambiamento.
Più diventate forti, più accordi riuscirete a rompere, fino al momento in cui arriverete al nocciolo di tutti gli accordi.
Arrivare al nocciolo è ciò che io chiamo andare nel deserto. Quando andate nel deserto, incontrate le vostre emozioni faccia a faccia. Quando tornate, tutti i demoni si trasformano in angeli.
Nella mente ci sono molte forti convinzioni che possono far sembrare impossibile questo processo. Per questo è necessario fare un passo alla volta, ed essere pazienti. Si tratta di un processo lento. Il modo in cui vivete ora è il risultato di molti anni di addomesticamento. Non potete aspettarvi di cambiare tutto in un giorno.
Perché siamo dipendenti dall’ira, dalla gelosia e dall’auto-compatimento. Siamo dipendenti dalle convinzioni che ci fanno dire “Non sono abbastanza bravo, non sono abbastanza intelligente. Perché provarci, allora? Se gli altri possono farcela, è perché sono migliori di me”.
Trascorrete la giornata avvolti nelle vostre emozioni, non avete energia e desiderate soltanto stare lontani da tutto. Ogni mattina ci svegliamo con una certa quantità di energia mentale, emozionale e fisica, che spendiamo durante il giorno. Se permettiamo alle emozioni di privarcene, non avremo energia da dedicare al cambiamento o ai rapporti con gli altri.
Il modo in cui vedete il mondo dipende dalle emozioni che provate. Quando siete irritati, intorno a voi nulla va per il verso giusto.
Quando siete tristi, tutto ciò che vi circonda è triste e vi fa venire voglia di piangere.
Immaginate che la mente umana sia come la vostra pelle. Se la pelle è sana, toccarla è piacevole. Ora immaginate di avere una ferita che vi procura un’infezione. Se toccate la pelle nel punto infetto sentite dolore e cercate quindi di coprire e proteggere quel punto. Essere toccati non vi fa piacere, perché vi causa dolore.
Immaginate ora che tutti gli esseri umani abbiano la pelle malata. Nessuno può toccare gli altri, perché toccarsi fa male. Tutti hanno la stessa infezione, quindi quello stato della pelle viene considerato normale.
La mente umana si adatta esattamente a questa descrizione. Ciascun essere umano ha un corpo emozionale pieno di ferite infette. Ogni ferita è piena di veleno emotivo, il veleno di tutte le emozioni che ci fanno soffrire, come l’odio, l’ira, l’invidia, la tristezza.
Un’ingiustizia subita apre una ferita nella mente e reagiamo con il veleno emotivo.
Gli esseri umani soffrono di una malattia mentale chiamata paura. I sintomi sono tutte le emozioni che ci fanno soffrire: rabbia, odio, tristezza, invidia e senso di tradimento.
Possiamo anche scoprire che c’è una cura. Non dobbiamo più soffrire.
Come si fa?
Dobbiamo perdonare. Il perdono è l’unico modo per guarire. Una volta perdonato Dio, potete finalmente perdonare voi stessi. Il rifiuto è finito e inizia l’accettazione di sé.
Questo è l’inizio della libertà. Il perdono è la chiave.
Il problema è che la maggior parte delle persone perdono il controllo delle proprie emozioni. Sono le emozioni che controllano il comportamento e non viceversa.
Il guerriero ha controllo. Non su altri esseri umani, ma sulle proprie emozioni, su se stesso. Quando perdiamo il controllo reprimiamo le emozioni, ciò non accade quando ci controlliamo. La grande differenza tra un Vittima e un guerriero, è che la prima si reprime, il secondo si trattiene.
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Un ultimo modo per raggiungere la liberà personale è quello di prepararci all’iniziazione del morto.
Diventiamo consapevoli del fatto che possiamo morire in qualunque momento e di avere a disposizione soltanto il presente.
L’angelo della morte può insegnarci a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo della nostra vita, come se non ci fosse un domani.
Chi sopravvive all’iniziazione della morte riceve il regalo più bello: la resurrezione. Risorgere vuol dire sollevarsi dalla morte, essere vivi, essere di nuovo sé stessi. Vuol dire essere come bambini, liberi e selvaggi, ma con una differenza: siamo liberi con saggezza, anziché con innocenza.
Questo è ciò che ci insegna l’angelo della morte. L’angelo viene a noi e dice “Tutto ciò che esiste è mio, non tuo. La tua casa, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, la tua macchina, la tua carriera, il tuo denaro: tutto è mio e posso portartelo via quando voglio, ma per il momento tienilo pure”.
Il sogno in cui vivete è una vostra creazione. E’ la vostra percezione della realtà e potete cambiarla in qualunque momento. Avete il potere di creare l’inferno o il paradiso. Perché quindi non creare un sogno diverso?
Usate l’immaginazione e accadranno cose incredibili. Immaginate di avere la capacità di vedere il mondo con occhi diversi ogni volta che volete. Ora chiudete gli occhi, poi tornate ad aprirli e guardate fuori.
Vedrete l’amore che emana dagli alberi, dal cielo, dalla luce. Percepirete un flusso d’amore da tutto ciò che vi circonda, compresi voi stessi e gli altri esseri umani.
Visualizzatevi mentre vivete una nuova vita, un nuovo sogno.
Immaginate di vivere senza il timore di essere giudicati dagli altri.
Immaginate di vivere senza temere di correre rischi e di esplorare la vita. Non avete paura di perdere nulla.
Immaginate di amarvi proprio così come siete. Amate il vostro corpo così com’è e amate le vostre emozioni così come sono.
Questo modo di vivere è possibile e si trova nelle vostre mani. Mosè lo chiamava Terra Promessa, Buddha lo chiamava Nirvana, Gesù lo chiamava Paradiso. Sfortunatamente, la vostra identità è mescolata con il sogno del pianeta. Tutte le vostre credenze e i vostri accordi sono lì, nella nebbia.