ALMOST GURUS

Era il 2008…
Almost Gurus trae origine da un’idea di documentario, o docu-fiction, che l’autore coltiva da molti anni, a sua volta conseguente all’approfondimento ed allo svolgimento – da ben oltre venti anni – di pratiche meditative, di ricerca interiore e degli stati alterati di coscienza. L’idea filmica originaria aveva inizialmente semplicemente come obiettivo il testimoniare, in maniera partecipe ma nello stesso tempo il più oggettiva possibile, le tanto diverse e numerosissime attività di ricerca, o pseudo tali, esistenti – a vari livelli – nel mondo della spiritualità (intesa nel senso più ampio possibile). Essa si è poi andata modificando in un più complesso tentativo di una rappresentazione, anche poetica (e quindi non solo attraverso la testimonianza delle diverse pratiche, ma anche attraverso altro.., come il racconto del respiro della gente), quella realtà che in Oriente chiamerebbero Prana e che potremmo grossolanamente indicare come l’Energia o il respiro dell’Universo. Infine, con lo svilupparsi di uno sguardo più ironico e divertito e con il nascere della folle idea di poter trasferire nella quotidianità della gente ed in quella televisiva (!) la visione – bella, semplice e divertente – di molti grandi saggi (alcuni dei quali hanno proprio sviluppato quelle tecniche per la ricerca e la crescita interiore descritte nelle nostre storie), l’idea si è tramutata in quello che oggi ha prodotto Almost Gurus.
Sul piano pratico, Almost Gurus è basato su un’esperienza effettiva, quella di un gruppo di meditanti in “auto-gestione”, che per alcuni anni hanno sovrapposto la pratica svolta in altri centri con una sperimentazione effettuata senza guide o guru di alcun genere e senza vincoli di appartenenza a correnti, rami, filosofie o indirizzi religiosi, offrendo (i più esperti ai meno esperti) quel minimo di aiuto, nella gestione di sé stessi e della pratica, necessario a chi si affacciava a quella realtà per la prima volta. Anche i racconti in alcuni casi sono stati ispirati da storie e da caratteri che in qualche modo hanno coinvolto il gruppo o che si sono incontrati nel corso degli anni. Tutto naturalmente portando al limite quei profili caratteriali utili agli obiettivi delle storie, soprattutto capovolgendo gli schemi mentali che comunemente ci guidano, o meglio ci dominano, nel giudicare certe categorie di persone.. Così l’imprenditore lotta contro la massimizzazione degli utili, la casalinga è molto più illuminata e profonda di tanti uomini e donne affermati socialmente,

Il promo è stato auto prodotto dagli autori e realizzato con il contributo straordinario e sostanziale di Alberto Vendemmiati ed Emma Rossi-Landi, che si sono innamorati del progetto ed hanno messo a disposizione del gruppo la loro esperienza e la loro professionalità per far sì che fosse possibile dare un’idea reale di quello che potrebbe essere il prodotto finale.
Il loro contributo nella realizzazione della fiction sarebbe fondamentale.

Almost Gurus nasce come progetto televisivo per una fiction di 12/24 puntate di durata di 50’. In realtà, data la notevole duttilità, l’idea si presta a qualunque riduzione, e potrebbe essere realizzata anche come progetto comico da soli 30’ ovvero, addirittura, come pillole giornaliere da 10/15’ ciascuna. Anche se in questo modo il rischio che si corre è di perdere almeno un po’ dell’anima che attualmente pervade il progetto e che lo caratterizza sin dal primo momento della sua ideazione.
Ma, pensando in grande, nella possibilità di realizzare l’idea originale senza limiti di mezzi e puntando il più in alto possibile, il progetto, nella sua interezza, si potrebbe comporre di più prodotti.
Oltre alla fiction base, infatti, con storie ben strutturate di 50’ ciascuna (che – come nel progetto già sviluppato e dettagliato – trattano, con ampio respiro ma in maniera ironica e divertente, sia della folle ricerca di “altro” che caratterizza tanta parte di umanità in quest’epoca di alienazione diffusa, sia dei piccoli e grandi problemi del vivere quotidiano) – si potrebbero avere, collegati alla fiction di base: un merchandising imponente (per il tipo di messaggi, per l’ironia che caratterizza il progetto, per la possibilità di trattare un’enorme quantità di argomenti) utilizzando quindi motti e slogan per magliette, felpe, cappelli, buste oltre che, naturalmente, pupazzi e oggettistica varia; i cartoons, che nascono da quelli con cui si vorrebbero illustrare, sia pure per soli pochi minuti, la pratica, le visioni e i sogni dei vari personaggi, e che, oltre ad alimentare lo stesso merchandising (con caricature dei vari personaggi, sguardi folli, strampalati e stralunati) , potrebbero sviluppare una vita autonoma; pillole giornaliere televisive di pochissimi minuti, tutte girate all’interno della sala di meditazione e/o solo a cartoon, in cui i temi variano di settimana in settimana e che potrebbero muoversi in linea o indipendentemente da quelli delle puntate settimanali (la precedente o la successiva); una rappresentazione teatrale, solo in parte musicale, con non più di tre o quattro brani, da lanciare contestualmente all’uscita della prima puntata, in cui i 6 personaggi, oltre allo svilupparsi della storia sul palcoscenico (le loro relazioni, il centro, le battaglie sociali), hanno un loro spazio (ad esempio, la casalinga quello di ‘cibo e anima’, l’imprenditore quello della sua ‘Biopack’, ecc.) ai bordi della platea, per l’interazione col pubblico e per la rappresentazione delle loro piccole grandi realtà personali, nonché ovviamente per la promozione e la diffusione iniziale (magari di tirature straordinarie) del materiale.

ALMOST GURUS

Almost Gurus was inspired by the idea for a documentary, or docu-fiction, which the author had been working on for many years, in turn the result of his in-depth analysing and practising – for over twenty years – meditation techniques, inner research and changed levels of awareness. The original idea initially only involved bearing witness, but also as objectively as possible participating in the many existing very different and extremely numerous research or pseudo-research activities – at various levels – in the world of spiritual matters (understood in the broadest possible sense). This idea over time became a more complex and more poetic attempt to portray (and therefore not only bearing witness to the various different activities, but also in other ways.., such as the stories of people’s lives), the condition that in the East is known as Prana and that one could roughly call the Energy of… or the Universe’s Breath. In the end, developing a more ironical and amused viewpoint, and with the arrival of the mad idea of being capable of bringing into the daily lives of people and of TV (!) the beautiful, simple and amusing points of view of many great wise people (some of whom developed the techniques for inner growth and research described in our stories), all this resulted in Almost Gurus.
At a practical level, Almost Gurus is based on the real experiences of a group of “self-managed” meditating people who for a number of years merged activities practiced in other centres with experimentation carried out without guides or gurus of any kind and with not linked to belonging to any particular school of thought, branch, philosophy or religious belief, offering (with the more learned teaching the less experienced) the necessary help in both self-management and practicing, needed by those approaching these techniques for the first time. In some cases the stories too have been inspired by events and people that in some way were linked to the group or that we met in the course of the years. All this, of course, emphasising the characteristic that help achieve the stories’ objectives, and above all by overturning the mindsets that usually guide us, or rather dominate us, when we judge certain categories of people.. Hence the entrepreneur battles against maximising profits, the housewife is far more enlightened and profound than many men and women who have achieved social standing.

The 4’’ pilot episode was produced by the authors and filmed with extraordinary and significantly real help provided by Alberto Vendemmiati and Emma Rossi-Landi, who fell in love with this project and made available their experience and professionalism to ensure that it would be possible to present a realistic idea of what the final product would be like.
Their contribution would be essential to the creation of this TV series.

Almost GuruS began as a TV project for a fiction series of between 12 and 24 episodes each lasting 50’. Seeing its significant adaptability, this idea is in fact suitable for other solutions too, such a comedy project for episodes lasting only 30’ and even for short daily episodes each lasting 10/15’. Although in this way one would run the risk of losing some of the ‘soul’ that the project is pervaded with and that has characterised it from the very beginning.
However, remaining ambitious, as far as producing the original idea is concerned, without restrictions as far as financial means are concerned and making the series as good as possible, the project in its entirety would consist in a number of products:
– the fiction base, with well structured stories each lasting 50’, ironically and amusingly addressing both a mad quest for “something different” that characterises so many people in these times of widespread alienation, and life’s daily small and large problems, attempting with a smile to suggest a positive attitude in thinking and acting;
– a large amount of merchandising could be linked to the series (using the mottos and slogans for T-shirts, sweatshirts, hats and bags as well as various toys and objects) as well as a cartoon briefly illustrating in just a few minutes the activities, visions and dreams of the various characters which could well develop a success of its own in addition to promoting the merchandising;
– daily TV shorts lasting only a few minutes, all filmed inside a meditating room, and/or only just the cartoons, in which the stories change every week and are linked to those of the previous (or next) episode.
– a play, with no more than three or four songs, to be presented simultaneously with the first episode, in which the 6 characters, in addition to the plots unravelling on stage (their relationships, the meditation centre, their social battles (for the house wife for example ‘food and the soul’, for the entrepreneur his ‘Biopack’ product, etc.) also moves along the aisles of the theatre for interaction with the audience portraying the small and great personal experiences of others.

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